Un foglio bianco.
È così che mi sono presentata al corso di Food Photography DAZZERO di Monique. Un foglio bianco su cui scrivere, pasticciare, sbagliare e cancellare.
La mia totale ignoranza in materia di fotografia mi ha permesso di affrontare questi due giorni con l’entusiasmo di una bambina che impara a leggere e a scrivere per la prima volta e con la consapevolezza che, dopo aver fatto quel percorso di apprendimento, potrà scrivere e leggere da sola, con sempre più sicurezza, grazie all’esercizio e alla passione.
Poco prima del corso mi sono fatta consigliare da Monique che fotocamera acquistare. Ebbene sì, non avevo nemmeno una reflex. Ci ho pensato e ripensato, perché non parliamo proprio di 20€, e alla fine ho deciso che poteva essere un investimento, che un giorno la soddisfazione di aver fatto delle belle foto mi avrebbe ripagato della spesa economica. E così ho comprato una bellissima Canon 800D e un obiettivo da 50mm. Non sapevo nemmeno come si accendesse.
Primo giorno – Food Photography
Dopo averla seguita per tanti mesi, ammirato le sue foto e letto i suo post, finalmente la conosco…ebbene sì, ero emozionata.
Durante tutta la mattinata ci ha parlato delle basi della fotografia e della Food Photography, ISO, Diaframma (Dia…che?), tempi, luci. Tutte terminologie e meccanismi che non sconoscevo e che un po’ mi spaventavano. Da un lato continuavo a domandarmi se sarei mai riuscita ad applicare tutte le nozioni che ci stava spiegando, se sarei mai stata in grado di fare una foto anche solo decente, ma dall’altra mi saliva l’emozione e la voglia di mettermi all’opera il prima possibile.
E così è stato. Dopo averci mostrato nella pratica come controllare le luci, trovare il punto migliore, utilizzare gli “attrezzi del mestiere”, ma soprattutto, dopo aver ammirato la tecnica del congelamento (riuscire ad immortalare nel modo migliore la “caduta” dello zucchero a velo), il pomeriggio abbiamo fatto le prime foto e sapete che vi dico? Che appena ho sistemato il mio set e impostato la fotocamera mi sono emozionata. Per la prima volta da quando ho iniziato a fotografare i miei piatti, vedevo nel display della reflex il tipo di foto che avrei sempre voluto fare. Come quando da bambina riesci a leggere da sola le prime parole di una frase.
Secondo giorno – Food Styling
Nel corso della seconda mattinata, abbiamo appreso le tecniche del Food Styling. Come organizzare un set, quali props scegliere, come abbinare i colori. Io non sono mai stata una persona molto creativa, quando faccio le foto dei miei piatti non applico mai delle tecniche specifiche (le conoscevo a grandi linee), quindi apprendere tutte le tecniche e i meccanismi per fare in modo che il set sia impostato in modo armonioso e gradevole agli occhi, è stato molto bello e stimolante.
Il pomeriggio abbiamo applicato a livello pratico quanto appreso durante le ore precedenti. Vi posso solo dire che mai avrei pensato di fare foto così belle (almeno per me). È stata una grande soddisfazione vedere la mia ciambella immortalata in una foto fatta bene.
L’emozione più grande però l’ho provata quando, con le precise direttive di Monique, sono riuscita ad immortalare lo zucchero a velo che cadeva sulle fette della mia torta. Forse quello che stavo provando in quel momento non si vedeva dalla mia espressione, ma avevo il cuore che andava a mille.
Sono stati due giorni meravigliosi che hanno soddisfatto appieno le mie aspettative. Ho incontrato persone stupende con cui rimanere in contatto per scambiare pareri, informazioni e dritte. Non faccio l’elenco delle ragazze che mi hanno accompagnato in questo tour de force semplicemente perché sono sicura dimenticherei qualcuno e me ne dispiacerebbe. Le ringrazio tutte infinitamente per aver resto questo corso ancora più speciale.
Grazie a Chiara, la bravissima assistente di Monique perché con la sua passione, il suo temperamento e i suoi consigli mi ha fatto capire che con il lavoro e la determinazione si possono raggiungere i propri obiettivi (e grazie per avermi sopportata con le mie continue domande).
E poi c’è lei…grazie grazie grazie Monique. Grazie perché mi hai insegnato, illuminato, rimproverata, guardato storto e sorriso. Grazie perché sembri dura a volte, ma sai commuoverti e trasmettere tutte le tue emozioni.
Grazie perché ero un foglio bianco di un bel libro, e tu hai scritto la prima pagina.
Ora sono una bambina che sa scrivere e leggere una frase intera, lentamente, prendendosi tutto il tempo che deve, perché non c’è fretta. Una bambina entusiasta che non vede l’ora di esercitarsi e migliorare ogni giorno di più.
2 comments
Ciao Elena,
bellissimo racconto! Sono sempre più del parere che Monique dovrebbe organizzare anche dei corsi di aggiornamento!
E’ stata un’esperienza bellissima e sarebbe piacevolissimo continuare questo percorso insieme!
Un bacione,
Marianna
Ciao Marianna,
ti ringrazio molto, l’ho scritto di getto cercando di trasmettere quello che ho provato.
Concordo con te che dovrebbe fare dei corsi di aggiornamento.
E’ stato un enorme piacere conoscerti e poter mantenere i contatti con te.
Un abbraccio enormissimo
Elena